La Banca di Credito Cooperativo di Signa nasce nell’agosto del 1919 per la comune iniziativa dell’allora parroco di Signa, don Guido Pagnini, e di quindici volenterosi concittadini. La banca, allora conosciuta come Cassa Rurale di Prestiti di Signa, costituita come società cooperativa in nome collettivo, si inseriva naturalmente nel solco dell’esperimento avviato nel 1883 da Leone Wollenberg con la fondazione della prima Cassa Rurale italiana. Le Casse Rurali hanno come scopo quello di fornire prestiti in denaro a basso interesse e a lunga scadenza, impegnandosi a sostenere, secondo uno spirito mutualistico, l’accesso al credito dei piccoli imprenditori agricoli ed artigiani, altrimenti trascurati dal sistema bancario e facili prede degli usurai. E il primo volantino pubblicitario rivolto alla clientela dalla banca recita infatti: “Vi sono le Banche, ma chi le può avvicinare all'infuori dei grandi industriali, negozianti, di persone quotate nel mondo finanziario? Ben venuta sia dunque anche a Signa la Cassa Rurale. Essa è aperta a tutti ma è fatta specialmente per le piccole industrie, il piccolo commercio, per i contadini e gli operai”. Il mondo del Credito Cooperativo riscuote un grande successo, aprendo nuove opportunità ad un universo produttivo sino a quel momento escluso, e il numero delle Casse Rurali di Prestiti raggiunge in pochi decenni le 3.500 unità. Una lunga battuta d’arresto si registra durante il ventennio fascista, ma, terminata la seconda guerra mondiale, il lavoro riprende con grande slancio. E nel 1959 risorge la “Federazione Toscana delle Casse Rurali ed Artigiane" destinata a diventare dal 1993, "Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo". L’attività della Banca di Credito Cooperativo di Signa, iniziata in forma volontaria dai primi soci, che aprivano gli uffici e trattavano i prestiti la domenica mattina, dopo la Messa, si è andata sempre più strutturando. Il posto degli originari e valorosi volontari è stato preso da personale qualificato, mentre l’istituto ha continuato a svilupparsi in coerenza con i principi statutari della mutualità e della cooperazione. La sede si sposta dall’originario primo piano della casa in via dell'Orologio a piazza Michelacci, dove tuttora operano la direzione e gli sportelli della filiale di Signa. Si allarga pure l'area di competenza territoriale, che raggiunge il numero di venticinque comuni del fiorentino, mentre, con l’apertura a Firenze nel 2010, gli sportelli operativi salgono a nove, per un bacino di utenza di oltre 850.000 persone residenti. Anche la base sociale, forza trainante della banca, è andata progressivamente crescendo nel corso degli anni. E nel 2009 si arriva alla fusione con la giovane BCC del Comprensorio del Cuoio di Castelfranco di Sotto. La recente crisi finanziaria internazionale ha offerto alle banche di credito cooperativo un'ulteriore occasione per dimostrare che la cooperativa di credito locale è più delle altre banche in grado di svolgere un effettivo ruolo di promozione e di sostegno dell'economia reale. La rivoluzione copernicana, avviata agli inizi dello scorso secolo, si è consolidata nel tempo, divenendo effettivo strumento di gestione democratica del credito e punto di riferimento per le famiglie, per i giovani e per le iniziative sociali e culturali del territorio, senza dimenticare l’occhio di riguardo riservato, fin dall'inizio delle attività, alle opere di beneficenza, come possono testimoniare la Società San Vincenzo de' Paoli, l’Unitalsi, la Compagnia della Misericordia, la Croce Rossa Italiana, il Villaggio Artigiano di Signa.
Tipologie di prodottie servizi
La BCC di Signa, vitale realtà del Credito Cooperativo toscano, opera, con il supporto di circa 4.500 soci, in un’area che comprende le province di Firenze, Prato, Pisa e Lucca, con 9 filiali sparse sul territorio, da Signa a Firenze, da Scandicci a Lastra a Signa, da Montelupo Fiorentino a Castelfranco di Sotto.Nello specifico la BCC Signa, all'interno del Mercato Centrale Firenze è presente con uno strumento altamente innovativo, su cui è stato fatto (e sarà ulteriormente sviluppato) un importante investimento economico per poter presentare una offerta qualificata alla propria clientela: una Filiale “virtuale”, dotata di sportello bancomat che gestisce sia i prelievi di contante, sia i versamenti di tutti i clienti della Banca (assegni compresi). Inoltre, da una saletta dedicata ed assolutamente riservata, gli utenti potranno collegarsi con il personale della Banca, per una consulenza continua, attiva e personalizzata per le proprie esigenze.In più BCC Signa, da buona “vicina di casa”, offre agli esercizi presenti all'interno del Mercato Centrale un servizio agile ed innovativo, primo nel suo genere a Firenze, con un ampio catalogo di prodotti: conti correnti espressamente dedicati, apparecchi POS con canoni di favore, possibilità di accedere al credito con condizioni particolari.Oltre ai servizi di base, ma non di minore importanza, la Filiale “virtuale” permetterà inoltre agli esercenti di versare i loro incassi giornalieri, senza nemmeno dover uscire dai locali della struttura, con indubbi vantaggi sulla sicurezza.Politica qualità
La mission delle banche come la BCC di Signa, aderenti al movimento di Credito Cooperativo, mette al centro della propria attività l'attenzione e la promozione della persona.L'impegno del Credito Cooperativo si concentra nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti e opera secondo i principi qualitativi del miglioramento continuo per poter offrire prodotti e servizi sempre più convenienti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale. La buona conoscenza del territorio, l’attenzione alla professionalità, la cura nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, costituiscono l’obiettivo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.Valore aggiuntodell'attività
La Carta dei Valori formalizza il patto stipulato tra il Credito Cooperativo e le comunità locali, racchiude le regole di comportamento e rappresenta gli impegni della categoria, gettando le basi del rapporto con i soci ed i clienti, fissando, al tempo stesso, gli obiettivi ed i valori che ispirano l'azione delle Banche di Credito Cooperativo, la loro strategia e la loro prassi. L'autonomia operativa è uno dei principi fondamentali del Credito Cooperativo, rimanendo ferma la coordinazione e l’integrazione tra le banche del movimento. L’operato del Credito Cooperativo non ha scopo di lucro, ma si pone come obiettivo quello di far convergere l'efficienza dell'azione privata con l'interesse generale e il bene comune. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità, mentre destina gli utili realizzati al rafforzamento delle proprie riserve e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci.L’art. 2 dello Statuto della Banca, che rimane intatto nella sua formulazione da circa 120 anni, recita: “Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira (ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e) ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”.