Il tappeto volante
dal 7 dicembre 2014
al 1 aprile 2015
al 1 aprile 2015
al Mercato
Centrale Firenze
Centrale Firenze
di Buren
PROGETTO ARTE MERCATO
“Il mercato è il luogo dello scambio per eccellenza e il nostro Mercato è una piazza che genera un intreccio virtuoso fra attività intellettuali e persone di “buon gusto”. In questo modo il mercato diventa contenitore d’arte e di relazioni, di conoscenza e di cibo, epicentro di molteplici interessi. Questi alcuni dei punti di forza del Mercato Centrale Firenze, dai quali è scaturito tutto il suo fascino e che spiegano il milione di ingressi a quasi 7 mesi dell’apertura. Un successo legato alla comunità cittadina e verso la quale corre quell’obbligo di restituzione che, a mio parere, deve essere comune ad ogni impresa di valore. Aver portato a Firenze il “Tappeto Volante” di Daniel Buren è un primo atto di restituzione che il Mercato Centrale Firenze o re alla sua città con l’augurio, per tutti, di un Natale più bello.”
Umberto Montano, Presidente MCF
“Il mercato è il luogo dello scambio per eccellenza e il nostro Mercato è una piazza che genera un intreccio virtuoso fra attività intellettuali e persone di “buon gusto”. In questo modo il mercato diventa contenitore d’arte e di relazioni, di conoscenza e di cibo, epicentro di molteplici interessi. Questi alcuni dei punti di forza del Mercato Centrale Firenze, dai quali è scaturito tutto il suo fascino e che spiegano il milione di ingressi a quasi 7 mesi dell’apertura. Un successo legato alla comunità cittadina e verso la quale corre quell’obbligo di restituzione che, a mio parere, deve essere comune ad ogni impresa di valore. Aver portato a Firenze il “Tappeto Volante” di Daniel Buren è un primo atto di restituzione che il Mercato Centrale Firenze o re alla sua città con l’augurio, per tutti, di un Natale più bello.”
Umberto Montano, Presidente MCF
Il Mercato Centrale Firenze presenta
IL TAPPETO VOLANTE di BUREN
Alle catenarie sono sospesi, distanziati di 200 cm, tiranti verticali di 3 mm di diametro, di lunghezza diversa in modo da compensare la curvatura delle catenarie e consentire l’assoluto parallelismo delle canaline elettrificate che sostengono e alimentano i singoli cubetti. Le linee delle canaline sono collegate tra loro per garantire il parallelismo con 6 profilati di alluminio 40 x 30 mm che corrono in senso longitudinale per tutta la lunghezza dell’opera.
Le lampade sono divise a gruppi di colorazione diversa costituiti ciascuno da 24 lampade disposte su 6 file trasversali per 4 longitudinali. I gruppi sono 7 sul fronte trasversale e 8 sul fronte longitudinale per un totale di 56. L’interasse trasversale tra le lampade è di 70 cm; quello longitudinale di 114 cm. Ogni cubetto è dotato di un cavetto di acciaio che lo collega direttamente alla canalina portante in modo da fornire una sicurezza contro il pericolo di caduta.
Determinante al fine della corretta riuscita dell’opera è il parallelismo delle canaline elettrificate e di conseguenza la perfetta equidistanza dei singoli cubetti tra loro e la uniforme rotazione dei cubetti che devono avere le facce adiacenti perfettamente parallele tra loro. La vista dell’opera rispetto alle diagonali rileva in modo impietoso ogni difetto di allineamento facendo perdere la magia dell’opera così come richiesta dall’artista Daniel Buren.