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Retrobotteghe, il blog del Mercato Centrale

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Tutto diverso, tutto uguale

Postato il 27 Agosto 2020 da Elide Messineo
Un anno fa lo dicevamo: ci rivediamo a settembre. Ci rivediamo anche quest’anno, che siamo tutti un po’ diversi. Una cosa non è cambiata, ed è la voglia di scoprire cose nuove. Non sarà mica una mascherina a diventare un muro tra noi e la nostra curiosità: siamo insaziabili, per questo parliamo di cibo, che ci riempie la pancia, e di tutto quello che gli gira intorno, che ci riempie la mente. Per questo un piatto di pasta non è mai solo un piatto di pasta e dentro a un bicchiere di mojito ci sono mille storie da raccontare. Se prendi una ciliegia tra le dita, puoi trovarci un intero mondo dentro e puoi raccontare la tua storia, qualsiasi storia, anche se siamo a un metro e mezzo, due, tre di distanza: alza un po’ più forte la voce, scrivi, fai dei segnali di fumo, l’importante è che non smetti di scoprire e poi di raccontare. Puoi scrivere, videochiamare, fare arrivare le tue storie da una parte all’altra del mondo e trovare sempre qualche curioso come te, disposto ad ascoltarle e a restituirne di nuove, in cambio.

Ci rivediamo a settembre e ci rivediamo (ancora) con una mascherina e qualche metro di distanza in più, ma la nostalgia è rimasta la stessa di ogni settembre che arriva e che poi se ne va, insieme all’abbronzatura. Quella malinconia estiva che ci fa sospirare, mentre le giornate si accorciano, e quella voglia di starsene sempre in vacanza ma che un po’ è anche voglia di tornare. Quella vecchia storia della sindrome del rientro, ricordi? Stai cercando l’angolazione perfetta per fotografare l’ultimo tramonto prima di tornare alla solita routine ma hai deciso che stavolta terrai la foto tutta per te e custodirai quel momento gelosamente, perché dovrai portartelo dietro ancora un po’, quando sarai tornato alla normalità di tutti i giorni.

Le cicale ancora cantano. E finché cantano loro, l’estate non è finita. Non è che abbiamo davvero bisogno di scuse per brindare, ma ci piace trovarne sempre almeno una. E quindi brindiamo, da soli oppure no, l’importante è brindare. Ai nuovi giorni, alle riprese, ai nuovi inizi!